Uomo politico francese. Dopo aver insegnato materie tecniche a Colombes,
ricoprì cariche di una certa importanza presso il ministero
dell'Istruzione francese tra il 1955 e il 1959. La sua carriera all'interno del
Partito socialista si svolse in maniera molto rapida: segretario della
gioventù socialista tra il 1950 e il 1958, nel 1963 entrò a far
parte dell'ufficio politico del partito e nel 1971 ne diventò segretario
generale; nel 1979 fu eletto sindaco di Lilla, carica che mantenne fino al 1981,
quando il presidente Mitterand lo chiamò alla guida del Governo. Il
Governo
M., del quale entrarono a far parte anche quattro ministri
comunisti, si adoperò per migliorare le condizioni dei lavoratori
attraverso due misure: la nazionalizzazione di alcune industrie chiave
dell'economia francese, il decentramento amministrativo di alcune competenze
finanziarie, trasferite dai prefetti di Parigi ad assemblee dislocate nei vari
dipartimenti. Nel 1983, in conseguenza della recessione economica, il Governo si
vide costretto a varare delle misure deflazionistiche che comportarono
impopolari tagli alla spesa pubblica, provocando un calo dei voti socialisti
alle elezioni municipali svoltesi nello stesso anno. In quell'occasione
M. rassegnò le dimissioni, respinte tuttavia da Mitterand, che gli
impose di formare un nuovo Governo. Nel 1984, di fronte alla possibilità
che si aprisse una crisi causata da un'impopolare riforma complessiva della
scuola francese,
M. presentò nuovamente le dimissioni e fu
sostituito da Laurent Fabius. Rieletto segretario del Partito socialista nel
1990, nel 1992 abbandonò anche questa carica per divenire in seguito
presidente dell'Internazionale socialista. Nel 1995 fu eletto per
l'ennesima volta sindaco di Lille (n. Cartignies 1928).